Il pilota di Montebelluna è quasi sempre sotto al secondo al chilometro, nel confronto parziale a distanza con i big di categoria nel FIA World Rally Championship.
Scorrendo la classifica finale dell’Acropolis Rally, alla sua quarta presenza ufficiale nel FIA World Rally Championship, il ritiro incassato nell’ultima giornata di gara, a causa di un problema di natura tecnica, nasconde quanto di buono mostrato da Giovanni Trentin in uno degli eventi più duri e selettivi dell’intero calendario mondiale.
Pronti, via e sulla spettacolo del Giovedì il pilota di Montebelluna, al volante della Skoda Fabia RS Rally2 di Delta Rally con Pietro Elia Ometto al proprio fianco, firmava un ottimo diciottesimo assoluto, settimo di classe e tra gli iscritti al WRC2 oltre che sesto in WRC2 Challenger.
La prima vera frazione, quella di Venerdì scorso, metteva in risalto l’intelligenza del giovane portacolori di MT Racing e di ACI Team Italia, sostenuto anche da Movisport, che sceglieva al meglio i tratti cronometrati nei quali stare guardingo, spingendo negli altri a lui più congeniali.
“Siamo partiti molto bene al Giovedì” – racconta Trentin – “e nella giornata seguente abbiamo cercato di risparmiarci dove il rischio di forature era maggiore. Nelle altre prove abbiamo spinto di più, riuscendo spesso a stare sotto al secondo al chilometro da chi si giocava la vittoria della categoria. Riuscire a fare questo, in una gara così complicata, era un ottimo segnale per noi.”
Ripartito al Sabato dalla ventiquattresima posizione assoluta, dalla quindicesima di classe RC2, dalla quattordicesima di WRC2 e dalla decima di WRC2 Challenger Trentin continuava a progredire, viaggiando a ridosso della top ten, prima di incappare in uno sgambetto della sorte.
“Sulla decima speciale abbiamo centrato un sasso in piena traiettoria” – sottolinea Trentin – “e questo, nonostante ci abbia permesso di andare avanti, ha portato ad una foratura ed a danni alla sospensione che ci hanno costretto a fermarci, rientrando alla Domenica mattina con la regola del Super Rally. È stato davvero un peccato perchè stavamo recuperando terreno.”
La dea bendata non aveva ancora chiuso la partita con il giovane trevigiano, obbligandolo a deporre definitivamente le armi dopo il primo impegno di una Domenica conclusiva che, pur marcando nel suo tabellino uno zero, non intacca la soddisfazione per la crescita acquisita.
“Dopo essere ripartiti alla Domenica il nostro Acropolis è durato poco” – conclude Trentin – “perchè siamo incappati in un problema tecnico alla frizione che non ci consentiva di continuare. Ci siamo ritirati, è vero ma resta la soddisfazione per aver migliorato decisamente il nostro passo. Siamo quasi sempre stati sotto al secondo al chilometro dai migliori, arrivando anche a quattro decimi come parziale. Siamo cresciuti tanto, dopo la Sardegna, e ci siamo divertiti. Per me sono state le strade più belle che abbia mai visto in vita mia. Rientriamo dalla Grecia con il morale ad alti livelli e con tanta voglia di migliorarci ancora. Non possiamo che essere ampiamente soddisfatti di quanto abbiamo fatto qui. Grazie a tutti i partners, in particolare a MT Racing, ad ACI Team Italia, a Movisport, a Delta Rally ed alla mia famiglia.”